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Gli Dei nella Tradizione magica

Aggiornamento: 24 mar 2021


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Vorrei scrivervi in questo mio articolo di un argomento piuttosto complesso, soprattutto è difficile capire veramente. Vi trasmetterò insegnamenti magici tradizionali sugli Dèi e le Divinità. Ci potrebbero essere delle sorprese per molti di voi...


Nel metodo magico di Conoscenza, si coinvolge sempre la propria intelligenza. Un accettazione fideistica di qualsiasi nozione o dottrina non è contemplata. Quel che si deve sempre fare invece è risvegliare quell'Ermete in noi, capace di intelligire con le conoscenze.

Solo con la propria capacità di indagine ed esplorazione infatti si sveglia l'Ermete, il Mercurio, quell'abilità che "volando fa da messaggero tra gli Uomini e gli Dèi".


Scrivervi riguardo gli Dèi è un argomento molto vasto e potrebbe impiegare ore, ore, anche giornate di tempo se andassimo nei singoli dettagli. Vorrei iniziare con il primo concetto: Dio. E' fondamentale capire bene questo. Io ho già parlato di Dio molte volte nei miei video su Youtube, e in modi differenti proprio affinché voi capiate. Se non lo capite in un modo, potete capirlo in un modo diverso. Quando si parla di Dio non si può assolutamente aderire a tutta quella serie di concetti, falsità, inganni che sono stati associati a questa parola negli ultimi 2000 anni, ma anche prima. Voglio dire che nella conoscenza data alle masse, il concetto del Divino è sempre stato qualcosa di molto misero, artificioso e costruito a tavolino. Quindi quando io vi scrivo di Dio, voi non potete davvero immaginarvi una persona presa e seduta lassù sulle nuvole sopra il cielo che ci guarda e che si diverte con il nostro destino, che puoi pregarlo ecc. Assolutamente eliminate questa prima immagine.

Di conseguenza dovete riuscire anche a liberarvi da un'altra immagine, il concetto stesso che Dio sia qualcosa da qualche parte. Purtroppo è molto profonda, ma se volete aiutarvi possiamo dire con qualche imprecisione che Dio è l'atomo. Dio è l'Esistenza stessa... il principio divino... tutto. Quando io vi scrivo "Dio è Tutto" ho già spiegato tutto.

Quando parlate quindi di Dio state parlando della vita, del potere, dell'esistenza, state parlando della luce e state parlando dell'ombra, della creazione, della distruzione... di TUTTO. Non esiste una sola cosa che non esista, e quindi che non sia Dio. Se tu stai ad esempio pensando a una rosa, immediatamente questa esiste. In un qualche piano mentale, per fortuna, ma certamente esiste. In questo modo voi riuscite nell'esperienza, nella percezione del principio divino. Realizzate una cosa importantissima: che Dio è tutto quanto e quindi compresi voi stessi!

Questo è il punto importante da capire. Troppo spesso si vede qualcuno che si mette a pregare: "Oh tu, vieni qua..." ma questo non è realizzare o percepire Dio. Questo è continuare a pregare un qualcosa che continui a tenere comunque fuori da te. Se lo preghi a quel modo stai rafforzando la visione, forse non proprio dell'omino sulle nuvole, ma comunque che c'è un Dio davanti a te. Ti rivolgi a qualcun altro. Questa è una visione molto primitiva che può essere superata solo se l'essere umano raggiunge maturità.

Ma perché parlo di Dio, al maschile? Perché nella nostra società, già da migliaia di anni ormai (almeno 6000 anni), si è instaurata la visione di un Dio maschile eliminando quasi del tutto il lato femminile. Io sono molto felice che adesso stia ritornando il lato della Dea, della Grande Dea e della Divina Madre, perché secondo me una via autentica, un'autentica percezione del Divino deve essere un equilibrio e un'armonia tra il Divino visto nel suo aspetto di Dio e nel suo aspetto della Dea. In una sana percezione che sia ricca e fertile, deve esserci secondo me la consapevolezza di sapere che Dio è sia maschio che femmina. Quindi se io dico "la grande Madre" sto ancora sempre parlando dell'Esistenza. E guardatevi intorno: che cosa non è Esistenza? La lampada, la sedia, la famiglia, voi stessi, le vostre cellule, la vostra mano, il Sole, le stelle, le galassie... andiamo in qualsiasi piano anche sottile che possiate immaginare, ogni fantasia, ogni tipo di oggetto mentale... la vostra anima, le vene, i corpi sottili ecc. che cosa non è Esistenza, non esiste? Tutto quello di cui puoi parlare o pensare esiste da qualche parte. E' creazione. Questo è ciò che io intendo quando io vi scrivo: Dio. Potrei anche scrivervi "La Grande Madre", sarebbe anche bello, ma di solito scrivo Dio perché nella nostra mente siamo semplicemente abituati a questo linguaggio. Cerco di usare lo stesso linguaggio. Però questa unità del principio divino è essenziale. Il principio divino è uno. Adonai Echad.

Qui per adesso non stiamo scrivendo sugli Dèi, stiamo scrivendo di Dio come principio Divino. Quando "Dio disse luce e luce fu" è l'inizio della Creazione, il primo distacco da Dio per conoscersi, altrimenti se c'è solo Dio (solo il numero 1) non è possibile conoscersi. Ed ecco quindi tutta la discesa nelle Sephirot dell'albero della vita fino a Malkut che è il nostro piano materiale. L'intera Creazione. Però ricordatevi sempre una cosa, non esiste un solo atomo che non sia Dio. Vi farò vedere molte immagini e conoscenze sugli Dèi, ma mi capirete solo se dentro di voi avete il concetto giusto di Esistenza e Totalità. Quando si parla di Dio, noi stiamo parlando del Tutto. Il Divino è ciò che non ha altro da sé. Mi fanno ridere a volte quando le persone dicono "io ho imprecato contro Dio". Questo può andar bene perché parte del suo percorso personale, ma adesso lo capite che è una cosa impossibile? Se Dio è l'atomo, tu stesso sei Dio.


"Oh Divina Madre, Tu che sei Me in tutte le cose".

Nella via magica, che è via che ti porta al Divino,


non si può dire "io sono il divino (e quindi tu no)" "io porto messaggio del divino". Oggi va molto di moda essere channeling, canalizzatori di Dio, Angeli, alieni ecc. Nella magia queste deviazioni medianiche non sono mai viste con occhio positivo. Vengono ignorate. In passato vi erano persone che, dopo un addestramento magico e iniziatico molto intenso, potevano diventare Profeti del Divino. Ma il punto è che quanto tu sei Espressione vivente e cosciente di Dio, tu sei Dio. Espressione vivente e cosciente. Non sei Qualcosa che esprime Dio. Mi capite? C'è una sottile differenza, ma molto importante. Se vogliamo scrivere di Dio scriviamone, però per bene e come si deve.

Tu sei Dio sulla terra. Tu parli le parole di Dio. Tu esprimi Dio. Quando respiri, è Dio che respira. Quando vedi una persona negli occhi, è Dio che guarda ed è visto. Quando pronunci delle parole è Dio che parla e ascolta. Non c'è "io" che faccio qualcosa.


Proprio perché la tua Coscienza, attraversando le Iniziazioni della Coscienza, ha raggiunto lo stato di Totalità dell'Essere in cui non esiste una sola cosa che non sei tu. In cui non esiste un solo aspetto della Creazione in cui non ti riconosci.


Solo dopo questa premessa fondamentale possiamo iniziare a scrivere sugli Dèi.


Vedo che nei nostri tempi moderni sta ritornando tutto un revival sul paganesimo e sugli Dei. Io credo però che se questo dovesse sfociare in un'adorazione degli Dei, un'idolatria ecc. credo che non ce ne sia affatto bisogno. Ci siamo già passati e molte volte. Non credo proprio che sia una soluzione che avvicina l'essere umano alla Libertà, che avvicina la Coscienza a una forma di maturità. Non è così. Ma di fatto vedete, il problema non sono mai stati gli Dei, ma sempre solo gli uomini. E' l'uomo che non è maturo per determinate conoscenze ed esperienze, non sono gli Dei ad essere buoni, cattivi, reali o inventati. Quindi come primo principio vorrei scrivervi proprio questo, esattamente lo stesso che valeva quando abbiamo scritto di Dio.

Vedere gli Dèi come degli uomini con superpoteri, degli esseri sopra le nuvole che guardano e ascoltano, oppure che vivono nei mondi sotterranei. E non sto esagerando. Basti pensare ad esempio alla mitologia dell'antica Grecia, che è stata la base e la regina di questo antropomorfizzare gli Dei. Ciò che si dovrebbe capire è semplicemente che rimanere a questa visione degli Dei come degli esseri umani, delle persone che sono da qualche parte è una visione un po' infantile. E' una visione che comunque non ti permette poi la Conoscenza degli Dei. Allora... abbiamo scritto del Divino, inteso come l'Esistenza stessa e l'intera creazione, il tutto. Chiamato nei testi antichi "il santo di tutti i santi" , "la luce di tutte le luci". Abbiamo scritto del principio primo, "la realtà oltre l'illusione" ecc. Il Divino ha infinite sfaccettature. Ognuna di queste sfaccettature può essere vista sia in una forma diciamo così impersonale, oppure in una forma molto personale. Questo il nocciolo del discorso sui Veri Dei. Nel corso della storia e delle civiltà l'uomo si è messo ad adorare spesso delle figure che NON sono veramente degli Dei. Possono essere degli spiriti, dei Jinn nella tradizione araba, o comunque delle forze più o meno benevole e le hanno chiamate "Dei". Oppure si sono messi ad adorare gli Angeli, anche essi sono degli esseri, ma non sono gli Dei. Quindi gli esseri umani stessi spesso hanno chiamato "Dei" quelli che Dei non sono. Perché scrivo questo? Qual'è la vera natura degli Dei?


La loro natura è di non essere degli individui da qualche parte, qualcuno dentro una casa cui puoi bussare e gli dici "oh vieni qua, fai questo". Ma sono invece delle sfaccettature, le Emanazioni del Divino stesso.

Vi faccio un esempio molto concreto per capirci. Ciò he è in alto è come ciò che è in basso. Le cose devono sempre esser capite fino in fondo, altrimenti rimangono solo principi astratti e non utili. Una donna può essere una madre, però può essere anche una figlia. Un uomo ad esempio può essere un carpentiere, ma anche un padre di famiglia, ma anche un marito. Quindi vedete che ci sono già tre sfaccettature, però è ancora sempre lui, no? Così come noi possiamo essere felici, tristi, gioiosi, potenti, deboli, fiacchi e tendenti all'umido, al ristagno... possiamo essere allegri, arrabbiati, pieni di ira... giusto? Però siamo sempre noi.

Ecco perché vi scrivevo delle infinite sfaccettature del Divino, da cui arrivano il Dio della guerra, il Dio del fulmine, il Dio o la Dea dell'amore, della festa, dell'ebrezza, il Dio della Magia... capite ?

Possono davvero gli Dei, per loro natura, essere visti come sfaccettature, Emanazioni del Principio divino. Oppure naturalmente, come vi scrivevo sopra, possono anche esser visti come degli esseri individuali con estrema potenza che in qualche modo governano e compenetrano l'intera creazione. Entrambe queste visioni ci sono state fin dal passato, anche nel mondo dei Maghi, ed entrambe queste visioni sono corrette. Ho voluto presentarvele tutte e due perché è da qui che noi entriamo nella Tradizione dei Maghi. Vi farò notare dove sono le Divinità anche nella Magia occidentale praticata oggi, nella Kabbalah, nella Magia araba ecc. vi mostrerò come le Divinità ci sono eccome. Sono ovunque.


Vorrei prima di tutto riportarvi un piccolo brano da un libro che ho trovato molto interessante: "Orisha gli Dei nel corpo" di Umberto Carmignani. Stavo facendo delle ricerche per una mia amica sulla Santeria e sugli Orisha, per poterle dare informazioni giuste e non campate per aria. Sono rimasto colpito dalla schiacciante semplicità con cui vengono scritte le verità riguardo agli Dei. Vi faccio subito un esempio perché andrete a capire quello di cui stavamo scrivendo. Prendiamo Ogun.

<< Il suo nome significa guerra. Signore delle strade, del destino, delle grandi imprese, della libertà ma soprattutto della guerra e di tutto ciò che è ferro e metallo. Rappresenta la forza primordiale del combattimento, del conflitto, di tutto ciò che colpisce, del sangue che scorre nelle vene, l'energia ancestrale della sopravvivenza, l'istinto di conservazione, la tensione verso la conquista. Il colore blu scuro, giorno Martedì, cibo fagioli neri con l'occhio e birra>> Qui saltiamo qualche riga in cui si descrive il culto a questo Orisha.

Ma fate molta attenziona adesso : <<E' presente nel momento di impatto tra due oggetti di metallo, nello sparo di un'arma, nelle lamiere contorte dopo un incidente, nei binari di un treno. E' il sistema immunitario, la circolazione del sangue nelle vene, il sistema digerente, lo stomaco, i denti, l'atto del tagliare e del mordere.>>. Iniziate a capire allora, chi sono veramente gli Dei?

Guardiamone un altro : Eshu.

<< E' presente nell'atto sessuale, nell'eiaculazione, nel percorso dello spermatozoo e nel momento della fecondazione dell'ovulo. Si trova negli incroci, nel bar, nelle case da gioco, nelle banche, nei ristoranti, nei luoghi in cui si beve e si fuma. Regge l'atto del masticare e dell'inghiottire>>. Queste sono delle vere conoscenze magiche! Molto probabilmente la tradizione Yoruba, da cui derivano, è una tradizione molto antica che si è riuscita a conservare fino ai giorni nostri. Queste conoscenze vi fanno capire chi sono gli Dei veramente. Guardiamo assieme un altro: Oshumare.


<< Regge il commercio, le trattative, l'energia del denaro, della ricchezza.

E' presente nelle banche e nei luoghi dove si maneggia il denaro. E' anche quella felicità di ricevere, ma anche il dolore di quando perdi qualcosa. E' l'energia dello scambio, della trasformazione, del passaggio delle cose da una mano all'altra, il gioire di quelle cose concrete, la sorpresa di un regalo ... >>.


Quando tu sei sorpreso che ti arriva un regalo, "woooow" eccolo: Oshumare. La gioia di un nuovo vestito, il piacere di una nuova casa... lo vedete? Questa è una persona che ha capito veramente questa tradizione, molto affascinante devo dire. L'ultimo che vi riporto, per farvi capire ancora meglio. Yansa.


<<E' presente nelle dispute amorose, nei cimiteri, nei fuochi fatui, negli alberi abbattuti da fulmini, nella passione e nella provocazione>> Quando c'è una donna che ti sta provocando è Yansa che si manifesta. <<nell'istinto di conservazione della specie, nel sangue che va alla testa, scarica di adrenalina, tachicardia, nell'anima che si separa dal corpo e viaggia verso l'aldilà.>>

Okay? Ora non sto a scrivervene altri, se volete approfondire potete prendere il libro dispensa di Umberto Carmignani.


Un'altra domanda che mi viene spesso posta: gli Dei sono gli stessi nelle varie culture? Stiamo parlando sempre della stessa cosa oppure sono tutti Dei uno diverso dall'altro?

La risposta è che gli Dei sono sempre gli stessi, a livello conoscitivo e teorico si possono tranquillamente studiare tutti i pantheon che desideriamo. Però c'è da fare molta attenzione perché nella pratica invece non si devono confondere le cose, non fondere una tradizione con l'altra. Questo vale per la pratica, poiché gli Dei sono si sempre gli stessi, ma i nostri metodi per avvicinarsi all'esperienza del Divino sono differenti. Sono stati diversi anche da cultura a cultura. Alcuni popoli ad esempio avevano bisogno di fare sacrifici e far sgorgare sangue anche umano talvolta perché quello era il loro modo per catalizzare e conoscere il potere degli Dei. Altre culture non hanno mai avuto bisogno di questo, ma per esempio hanno approfondito ascetismo e vegetarianesimo, su una purificazione quasi opposta. Quindi capite? I metodi per Conoscere il Divino, per avere questa Iniziazione dell'esistenza, sono differenti.

Non puoi prendere un dio di un Pantheon, un dio di un altro Pantheon e un altro ancora e metterli assieme come ti pare a te. Questo è profondamente sbagliato e può portare anche dei seri problemi. Se riesci a connetterti veramente con le Divinità, tu risvegli quel flusso anche dentro di te.

Possiamo parlare anche di Forze archetipali, perché no? In fondo anche nella visione cabalistica, nell'albero della vita, il piano divino è in Atziluth. Tra poco vi spiegherò molto meglio nella Magia dove si trovano tutte queste divinità. Ma vi scrivevo che si tratta di Atziluth, cioè i semi divini da cui tutto ha origine.

Questi piccoli estratti che vi ho riportati, che derivano dalla tradizione Yoruba, sono bellissimi perché in poche parole vi portano veramente alla conoscenza delle forze divine. Vi fanno capire che gli Dei sono manifestazione del principio divino in ogni cosa. Ad esempio un Dio non è che si trova da qualche parte lontana e lì rimane fino a quando non lo chiami. Gli Dei sono esattamente tutti i flussi dell'Esistenza. Quindi nella nostra vita gli Dei ci sono eccome ogni cosa è espressione di un Dio o di una Dea. Il sangue che scorre è manifestazione di un Dio, la linfa bianca è manifestazione di un altro. Ecco che il fegato con le sue funzioni di purificazione è espressione di un Dio, il cuore pulsante che batte è espressione di un altro Dio. Dovete iniziare a capire che non esiste mondo senza gli Dei. Ogni cosa è manifestazione di un Dio/Dea.

Per fare un ultimo esempio, ogni colore è un Dio. E' manifestazione vivente di un Dio e suo dominio. Il Rosso che può essere assieme al Nero, è manifestazione vivente di una tipologia specifica di Dio.


Il Celeste e il Bianco saranno manifestazione vivente di un'altra manifestazione di Dio.


Con i colori voi riuscite a capirmi veramente meglio. Gli Dei non sono delle entità da qualche parte, sono sfumature ed emanazioni della Vita, del Divino, dell'Esistenza. Potete divertirvi a mescolare qualsiasi colore. Ad esempio qui abbiamo il Viola e il Nero. Lo vedete, sentite, che è tutta un'altra cosa?

L'ultimo esempio: il Verde e il Nero. Completamente differente.

Avete visto queste Emanazioni, Forze, come sono diverse tra loro? Questo è ciò di cui stiamo parlando veramente. Dunque ovunque c'è il Rosso è dominio di quel Dio, ovunque c'è il Verde è dominio di quell'altro ecc. Potrebbe perfino accadere che qualcuno si senta particolarmente legato e affine a una Divinità specifica. Questo accade proprio perché si è un po' di più emanazione di quel preciso aspetto dell'Esistenza.


Un'altra cosa molto interessante da scoprire è che in ogni singolo centimetro di realtà vi è racchiuso l'intero universo, l'intero tutto. E' simile al concetto stesso di "ologramma". Tramite esperimenti si è scoperto come le informazioni del tutto stanno anche in un piccolo pezzettino della parte. Se io ho ad esempio una piccola lastra olografica con disegnata una rosa, ne prendo solo un pezzetto e ne faccio ologramma, questo che avrò sarà all'incirca la rosa intera. Avrò all'incirca l'informazione intera. Gli antichi già conoscevano l'aspetto ologramma del mondo. Il tutto nel tutto, mi capite?


Ma torniamo a noi, ora che avete capito il concetto degli Dei, entriamo meglio nella Tradizione dei Magi. E' nata nei territori della Persia e tra i popoli Caldei, secondo i grimori antichi e le fonti che sono giunte fino a noi. Siamo in pratica nell'attuale Iran e Iraq. Questa è la culla della Magia. I sacerdoti iniziati agli antichi Misteri venivano chiamati Magi. In una delle traduzioni possibile, questa parola significa "custodi del fuoco" o del potere. Custodi del fuoco iniziatico e sacro. Un giorno vi scriverò più approfonditamente sulla storia della Magia, ma devo fare un altro articolo.

Monoteismo e politeismo non esistono realmente. Dio è uno solo, proprio perché è semplicemente il numero 1 (che si trova in ogni altro numero). Nel numero 612 si trova 612 volte il numero 1. Tutti gli altri, anch'essi si chiamano Dei e da un certo punto di vista questo è giusto perché essendo emanazioni di Dio, è sensato che si chiamino Dei. Le cose ce le avete già davanti agli occhi, però bisogna solo imparare un pochino a saperle vedere.

Per avere le informazioni il più possibile attendibili riguardo alla conoscenza magica, si devono vedere tre grandi principali flussi linguistici e culturali: quello siriaco, quello ebraico e quello arabo.

Questo osservando naturalmente le lingue ancora usate e vive nei nostri giorni. Se volessimo proseguire più addietro, dovremmo certamente coinvolgere la cultura (e scrittura) babilonese e sumera. Faccamo subito un pratico esempio con un Nome divino molto famoso: EL CHAI.


E' un Nome divino ebraico, si trova ovunque anche nella Torah e significa "vita". "Chai" significa "vita". Quindi non è il nome di qualcuno che si trova da qualche parte in un monte e dobbiamo andarci a parlare. EL CHAI è l'espressione vivente di tutto ci che vive, dell'aria che respiri, dell'acqua che nutre... Se tu stai vivendo, sei espressione di El Chai. Mi capite? Dobbiamo veramente iniziare a capire che cosa sono gli Dei. Se si riuscisse mai a maturare la Coscienza dalla visione dell'adorare una statuetta che hai davanti.

La statuetta può servire se qualcuno è già inserito in una specifica tradizione che usa questi strumenti per arrivare alla forza archetipale. Però poi ad esempio nel sangue tu devi riconoscere quel Dio, nella bile del Fegato quell'altro Dio... non è che perché hai la statuetta, senza di quella allora non c'è più quella divinità.

Come in ogni cosa avere gli strumenti è utile, ma non se ne dovrebbe mai rimanere schiavi e dipendenti. E' un concetto molto semplice.


Quindi i Nomi divini degli antichi, erano per i Maghi dei Nomi sacri condensatori del potere divino. Grazie al loro uso corretto, la Magia accadeva. Per far funzionare la Magia è necessario l'utilizzo di Nomi divini. Questi non erano visti esattamente come delle entità, ma piuttosto come condensazione specifica e individuale del Principio divino. E' bene capire quindi che un Nome divino tecnicamente non ti porta né bene bé male in assoluto, sei tu che devi saperlo attivare correttamente e nella giusta direzione. Un Dio è una forza neutrale e archetipale dell'Esistenza. Gli stessi Pianeti ad esempio, hanno nell'esoterismo duplice effetto, benefico e malefico.

Sono dei princìpi, fondamenti dell'esistenza stessa.

Senza gli Dei non ci sarebbe manifestazione, in nessuna maniera.


(Lavori in corso... l'articolo continua)




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