Dio ti parla, ma tu lo ascolti davvero?

Dio ti dice: smettila di pregare.

Esci nel mondo e vivi. Voglio che tu canti, che rida, che provi piacere per tutto ciò che ho creato per te.

Smettila di rinchiuderti in templi bui e freddi, costruiti con le tue mani, convinto che siano la mia casa. La mia casa è il vento tra gli alberi, il fragore del mare, il silenzio delle montagne, il battito del tuo cuore. È lì che vivo, è lì che ti amo.

Smettila di incolparmi per la tua vita infelice. Non ho mai detto che tu fossi sbagliato. Non ho mai detto che tu fossi un peccatore. Non ho mai detto che la tua sessualità fosse condannabile. Ti ho dato il corpo, il piacere, l’amore, l’estasi. Perché dovrei giudicarti per ciò che ho messo in te? Chi ti ha riempito di sensi di colpa ti ha mentito.

Smettila di cercarmi in vecchi testi scritti da uomini. Non mi troverai in nessun libro. Se non mi vedi nell’alba, nel sorriso di un bambino, nello sguardo dell’amato, nel battito del tuo respiro… allora non mi troverai mai.

Smettila di chiedermi insegnamenti. Non hai nulla da imparare, hai solo da ricordare chi sei.

Smettila di temermi. Non ti giudico. Non ti rimprovero. Non mi arrabbio. Non mi deludi. Ti amo e basta.

Smettila di chiedermi perdono. Per che cosa dovrei perdonarti? Ho creato ogni tua passione, ogni tuo desiderio, ogni tuo vizio, ogni tua emozione. Pensi davvero che io abbia creato l’uomo per poi condannarlo? Pensi davvero che io abbia costruito un inferno per bruciare coloro che non rispettano le regole? Che Dio crudele sarei?

Rispetta gli altri. Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Questo è l’unico comandamento. Non c’è altro.

La vita non è una prova, non è una preparazione, non è un sacrificio. Non è una gara, né una punizione. La vita è l’unico dono che hai. Qui e ora.

Non ti ho dato regole. Ti ho dato libertà. Non ti ho dato premi o punizioni. Non ti ho dato colpe o meriti. Sei tu a scegliere. Il paradiso o l’inferno? Sono dentro di te.

E dopo la morte? Non lo so. Ma ti do un consiglio: vivi come se questa fosse la tua unica occasione di esistere. Ama. Gioisci. Sperimenta e se dopo non ci sarà nulla, almeno avrai vissuto.

E se invece ci sarà qualcosa? Stai tranquillo. Non ti chiederò se hai rispettato le regole. Ti chiederò: hai amato? Hai goduto della vita? Hai riso abbastanza? Hai danzato sotto la pioggia? Hai abbracciato con tutto il cuore? Hai vissuto davvero?

Smettila di credere in me. Credere significa immaginare. Io non voglio che tu creda in me. Voglio che tu creda in te stesso. Voglio che mi senta nella voce di chi ami, nel calore del sole sulla pelle, nel suono della pioggia.

Smettila di lodarmi. Non sono un egomaniaco. Non mi servono preghiere, lodi, sacrifici. Vuoi ringraziarmi? Allora vivi. Ama. Prenditi cura di te, della tua salute, delle persone che ti circondano.

Non nascondere la tua gioia! La tua felicità è la mia lode più grande.

Smettila di complicare tutto. Smettila di ripetere a memoria ciò che ti hanno insegnato. Cosa cerchi ancora? Quali miracoli vuoi, se il mondo è già pieno di miracoli?

Sei qui. Sei vivo.

Questo è tutto ciò che conta.

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Perché questo messaggio è così importante per chi segue un percorso esoterico?

Questo non è un testo anticlericale, né un inno al nichilismo. È un grido di risveglio. L’energia divina non si trova nei dogmi, nelle regole, nelle paure. È qui, in questo momento, nel sangue che scorre nelle vene, nel battito del cuore, nel respiro della Terra.

Chi pratica la Magia vera sa che la divinità non è fuori di noi, ma dentro. Ogni volta che ci priviamo della gioia, che ci colpevolizziamo, che ci sottomettiamo alla paura… ci allontaniamo dal Divino. Ogni volta che viviamo, amiamo e siamo liberi, lo celebriamo.

La spiritualità autentica non è rinuncia, è esperienza.

Vuoi onorare il divino? Allora vivi. Ama. Esisti.

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