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Angeli e Funzioni di realtà

Aggiornamento: 13 set 2023


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Salve a tutti, questo articolo nasce da un'ispirazione. Tutte le cose nascono sempre da un'ispirazione. Siamo sempre tutti molto convinti che tante cose dipendano da noi, tante scelte, decisioni, pensieri ecc. Ma questo ovviamente dipende da che cosa intendiamo con "noi". Il senso dell'Io è la base percettiva di tutta la Magia. Se tu cambi il senso dell'Io, tutto il mondo cambia. Quindi per capirci meglio voglio portarvi un esempio. Immaginate una persona che ha vissuto dei traumi in passato, che ha avuto un'infanzia difficile. Se questa persona non riesce a superare con il passare del tempo queste cose, andando avanti e avanti negli anni, si ritroverà a rifare le stesse scelte. A rifare gli stessi sbagli, sempre gli stessi errori. Ripeterà gli stessi pattern di comportamento e di azione. Questa è esperienza comune di tutti noi. Allora, di questa persona, chiamiamola X, chi è l'io? Chi è questa persona? E' davvero quella persona che per esempio adesso ha 55 anni, oppure è ancora rimasta vivente, attaccata, quel ragazzo che aveva 15 anni (l'età dell'ipotetico trauma)? E se vi è rimasto questo "qualcosa" di attaccato che tutt'oggi lo fa comportare in un certo modo, fa ripetere dei pattern, tutte queste cose qui dove si trovano? Non sono cose che si vedono, che si toccano, mangiano, non si possono prendere in mano. L'io di questa persona è tutto un insieme? E' soltanto la persona di 55 anni? E chi dice che non sia anche la persona del futuro, che sta influendo sull'adesso, nel presente? E' questo un senso di ampliamento della propria percezione. La domanda "chi sono io?" è sempre il cavallo portante dell'intera ricerca. Non può essere altrimenti. Con queste conoscenze che inizierò a trasmetterti qui, apriremo una piccola finestra nel mondo dei Maghi. La apriamo e poi la richiudiamo, velocemente. Non è un caso che ho iniziato scrivendoti sul senso dell'io. Di fatto quello che tu vai a percepire non è tutto quello che esiste. Le basi dei misteri della percezione ormai sono noti. Non ci sono delle cose extraterrestri che arriveranno e ci diranno tutto. L'uomo è intelligente. E la propria intelligenza l'ha già messa all'opera. Siamo già arrivati alle conclusioni. Tutto sta nel capire se sono conclusioni soltanto teoriche, per adesso, oppure diventano conclusioni reali, percettive di cui facciamo esperienza.


Esseri tipo gli Angeli, gli Elfi, i Geni, le Fate, gli Gnomi, i Draghi ecc. nel mondo dei Maghi antico vengono chiamati "gli esseri invisibili". Questa è la prima definizione, poiché con l'occhio umano non si vedono.

Range della luce visibile = tra 390 e 700 nanometri. E' una misura di lunghezza. Ad esempio ho un piccolo bastoncino con una sua lunghezza. Tutte le onde che entrano nel range di questa lunghezza vengono viste. Se ho un'onda più grande semplicemente non rientra nella luce visibile. Questo non è parlare di sensazioni, astrazioni e princìpi metafisici . Queste sono lunghezze. Lunghezze di cosa? Delle onde, dell'energia, del comportamento elettronico dell'atomo. Noi siamo immersi in energia, onde e frequenze. Da ciò creiamo un mondo. Quindi se c'è qualcosa più grande di 700nm la luce visibile non c'è, e quindi io non lo vedo. Se ovviamente c'è qualcosa di più piccolo di 390nm, ugualmente, non riuscirò a vedere niente. Parliamo di frequenze = tra 770 e 430 Terahertz. Praticamente noi vediamo tra il profondo rosso e il viola. Oltre c'è l'ultravioletto, sotto il rosso invece abbiamo l'infrarosso. Tutto chiaro fin qui? Questi sono dati. Ecco perché ti scrivevo che le conoscenze ce le abbiamo già. L'uomo c'è già arrivato. Deve solo ora martellare su questo concetto affinché qualcosa sbocci.

Qualcosa che dona libertà percettiva.


Quindi cosa si comincia scoprire, guardando il range della luce visibile?

E' molto semplice: il motivo per cui gli antichi li chiamavano "esseri invisibili". Sono esseri che vanno più oppure meno oltre il range che l'uomo può percepire con i suoi 5 sensi.

Approfondiamo questo argomento. Il range del suono. Parliamo di frequenza. Con l'orecchio (per adesso scriviamo così) percepiamo tra 20Hz e 20 KHz. Questo è un range, anche se ovviamente a 20000 non ci arriva nessuno. Man mano che si prosegue con l'età questo tetto massimo diminuisce. Possiamo dire che arriviamo a 15000 Hz se è eccellente, ma nella maggior parte dei casi siamo sui 13000Hz massimi. Quindi se in questa stanza ci sono degli ultrasuoni non sono percepibili. Se mi colpiscono addosso degli infrasuoni, non li sentirò.

C'è anche un range di volume che va da 0 a 120 decibel. Se tu riesci a sostenere un suono da 80 decibel in poi, praticamente, avviene la rottura del timpano. Come se fosse un meccanismo, uno strumento che esplode, si rompe. Quindi ecco perché c'è anche un massimo in volume. Ma capisci che non esiste davvero un massimo di volume, se non in relazione alla capacità dello strumento (l'orecchio).


Anche il tatto ha il suo range specifico. I recettori tattili sono presenti in un organo specifico, la pelle, e sono di diverse tipologie. A seconda del recettore tattile, vengono percepite frequenze diverse. Più basse, medie, alte, però anche qui abbiamo un range complessivo minimo e massimo. Alcuni sono più superficiali, altri più profondi, ma senza recettori tattili noi non saremmo in grado di sentire dolore quando qualcuno ci taglia un dito, ad esempio. Tuttavia non abbiamo solo percezioni tattili così forti e violente. Possiamo tranquillamente sentire anche una carezza, uno sfioramento ecc. Invece non percepiamo il batterio microscopico che cammina tranquillo sulla pelle, così come non percepiamo l'influenza celeste planetaria enorme che tiene il nostro corpo coeso in qualche modo e non permette l'espansione incontrollata della materia (esplodere) ma neanche la contrazione della materia fino ad essere un nocciolo di anti-materia, perché questo accadrebbe in pratica, si passa "di là". Niente di tutto questo si verifica perché forze cosmiche potentissime e fortissime sono all'opera in questo momento, ma noi non le percepiamo perché vanno oltre al massimo del nostro range percettivo tattile. Quindi per quale motivo ho iniziato a scrivere su questo? Prima di tutto perché è importante iniziare a capire che il mondo che noi percepiamo è solo il mondo dei cinque sensi. Questo è importante. Sta a sottintendere che la definizione antica di "esseri invisibili" forse significa semplicemente che sono esseri che non possiamo percepire con i cinque sensi.

Quindi se tu svegliassi la percezione in qualcosa che è oltre i cinque sensi, allora potresti percepire qualcosa e se ripiombassi nuovamente nella percezione dei cinque sensi (chiamata anche percezione terrestre, della Terra) non percepiresti più. E' come un codice, un range, un mondo... mi capisci?


Da qui possiamo osservare come tutta la Genesi della creazione assume un altro significato, più esoterico potremmo dire. "Dio creò il mondo"... Noi abbiamo scritto di numeri, Hertz, Decibel, Nanometri ecc. ovviamente sono tutte misure umane. Ma non importa, con il nostro livello di intelligenza e di coscienza possiamo già iniziare a stabilire dei numeri. Delle coordinate, quasi. Coordinate di cosa? Di un mondo. Coordinate della Terra. Questi parametri percettivi sono le coordinate della Terra. Il concetto di "viaggi interplanetari" era molto differente nell'antichità. Se anche tu riuscissi a incapsularti in una qualche astronave e andassi sul pianeta Marte, nel lingaggio magico tu non saresti affatto su Marte! Saresti sempre sulla Terra, poiché quella è la percezione terreste di Marte. Tu rimani sempre in Terra. Se tu riuscissi ad andare su Giove, fantascienza, appoggi i tuoi piedi e cammini, secondo l'antica Scienza tu non sei su Giove, assolutamente. Perché la tua percezioe non è cambiata di una virgola, tu sei sempre sulla Terra. Percezione terrestre. Ecco perché tutte queste informazioni sui viaggi interplanetari di oggi, dei mass media ecc. sono delle deviazioni dal vero funzionamento delle leggi percettive. Vogliono farci credere per forza, infilandocelo dentro la testa, che se vuoi andare su Giove tu devi per forza andar fuori. L'attenzione viene sempre buttata fuori, mai dentro di te. Sempre fuori. Vuoi andare su Marte? L'unico modo è prendere l'astronave e andar fuori, lassù in cima, lontanissimo, dove nessuno è mai riuscito ad arrivare. Poi viene la notizia dell'invenzione dei satelliti e delle missioni con robot fotografici, che però casualmente hanno fotografato le identiche immagini di un canyon dell'Arizzona! Comunque procediamo... iniziamo a scrivere sulle inteligenze angeliche, sugli Angeli, ma non si può scrivere di questo se non si scrive della Creazione, se non si scrive di Dio e se non si scrive dei Cieli. Tutti sanno che gli Angeli stanno nei Cieli e nel Paradiso. Con i passi leggeri di chi cammina piano piano sulla neve, sto iniziando a trasmettere insegnamenti su questo.

Finiamo quindi questi due capitoli aperti. Prima di tutto il fatto che Dio crea il mondo. Beh hai ormai capito che è tutto un range percettivo, ma non siamo arrrivati ancora fino in fondo. Abbiamo parlato del range visivo, uditivo, tattile ecc. ma è ovvio, naturale, spontaneo come la luce del Sole che gli occhi non hanno mai visto niente.


I tuoi occhi non hanno mai visto nulla. Le orecchie non hanno mai sentito niente, in nessuna maniera... in nessun mondo. Ecco perché ti dico che l'uomo già sa, deve solo però accettarlo e rendelo reale. Svegliarsi. E' sempre così. L'intelligenza con il volo, con le "ali di Mercurio", ti porta già alla cosa... però poi per realizzarla davvero serve un po' di tempo. A volte una vita intera, a volte alcuni secoli o millenni di storia. Cosa vuol dire che l'occhio non ha mai visto niente? E' chiaro. Noi siamo pronti a dire che vediamo con gli occhi, che la percezione colpisce gli occhi. Ma se io ti facessi una piccola operazione chiurgica e ti tagliassi il nervo ottico sia destro che sinistro... l'occhio rimarrebbe sanissimo. Cataratta? No. Pupilla? Perfetta. Lenti? Ottime. Ma i tuoi nervi ottici sono completamente tagliati. Questo cosa porterebbe? A completa cecità. Tu non vedresti nulla. Eppure l'occhio è sano. Allora era davvero l'occhio che vedeva? No, l'occhio non ha mai visto niente in tutta la sua vita. Stessa cosa per le orecchie.

E il nervo ottico (uditivo, tattile ecc.) a cosa collega? Al cervello. Quindi gli impulsi, diciamo per il momento che sono di luce. Gli impulsi di luce che arrivano passano attraverso questi bulbi oculari toccando il nervo, che trasmette al cervello. Il cervello però vive tutta la sua vita al buio e al freddo. Non ha mai visto un raggio di luce. Gli arrivano impulsi elettrici e il cervello... se vuoi sapere cosa fa, basta che ti guardi intorno. Ecco: fa tutto questo!

E' creazione? Si, certo che si. Non ti sembra quasi la creazione del mondo? Non ti sembra che questa creazione del mondo, ci sia per davvero e continuamente? Inizi a capire di quale creazione si parla. Terminiamo queto piccolo discorso di come "Dio crea il mondo". Dobbiamo terminarlo perché altrimenti ti scambierei per stupido. E' chiaro che non è affatto il cervello che crea il mondo. Il cervello non crea nulla. Lo stesso cervello viene a sua volta creato. Per dire che c'è un cervello infatti lo devo vedere... e quindi riparte il solito discorso. Anche il cervello è percepito. Tutto ciò che viene percepito, viene in un qualche modo modo creato e ci sono delle coordinate, dei parametri di minimi e massimi che ti tengono qua. Quindi fortunatamente io posso scrivere con te, posso parlare, creando la distanza io posso camminare ecc. affidando al princìpio "io" un ruolo, un personaggio. Poiché se io sono tutto, se io sono Dio, se io sono tutto quanto ... sono la sedia, sono il tavolo, sono il muro, sono la distanza, sono qui, sono là, sono su, sono la galassia, il sistema solare... non esiste più una cosa che non sono io. Ecco che allora io entro nel "Cuore di Dio". E' un'esperienza percettiva. Se rimani nel "cuore di Dio" per un po', a sufficienza, accade quello che in oriente chiamano illuminazione. Qui è il compimento totale e perfetto dell'Opera al Nero, giungendo al nero più nero del nero. E' un'esperienza percettiva da cui non si torna più indietro. Comunque in qualche modo, cosa è che facciamo tutti? Diciamo a noi stessi: "Okay, calma... se voglio avere delle esperienze devo creare un me stesso da qualche parte e poi il mondo da un'altra parte, fuori.". Ci deve essere un "io" e un "tu", allora si può parlare. Altrimenti non è possibile , perché ritorni nel "cuore di Dio". Capisci quindi ad esempio perché le divinità induiste sono sopra ai petali del Loto, che non tocca il fango ma è nato dal fango. E' proprio questo il discorso. Dio è il mondo ma non è del mondo. Tutte le cose che stiamo vivendo e quindi sperimentando a livello percettivo, non sono mai casuali. Se io voglio avere un'esprienza ben precisa, ad esempio un divorzio, devo dare i ruoli ben precisi nel grande Teatro della Coscienza, altrimenti non posso avere l'esperienza. Ecco che questi grandi viaggi spaziali con la navicella su Marte... nessuno andrà mai su Marte perché rimarrebbe ugualmente sul piano terrestre. Abbiamo parlato del range percettivo e quindi delle "coordinate" della Terra. Perché infatti, chi voglia scendere sulla Terra deve fare esattamente così. Ta-tac , seguire le coordinate e si ritrova sulla Terra. Se un essere volesse venire sulla Terra e parlare con me non gli sarebbe sufficiente scendere sulla Terra. Dovrebbe venir sulla Terra e calibrarsi sul range umano, perché io non sono mica una lucertola ad esempio, opure un cane. E' risaputo che i cani riescano a percepire anche gli ultrasuoni, no? Un Angelo è molto più individuabile da un cane. Se ne accorgono subito, perché i cani sentono già le frequenze più alte che io invece ancora non sento per niente. Se quindi un essere deve contattarti, deve avvenire questo allineamento percettivo. Non solo deve venire sulla Terra, ma deve anche farsi percepire da te.

Gli antichi, e anche la tradizione iniziatica dei Magi, parlavano di questi "viaggi nei cieli", collegandoli spesso con i cieli interiori. Quasi come se la porta percettiva fossi proprio tu stesso e non è qualcosa che troverai a 20000 anni luce. Il mondo lo vedi, si? Dio crea il mondo, continuamente. Tutto quanto, il mare infinito delle possibilità manifeste e non manifeste, Dio crea il mondo.


Riguardo al mondo e riguardo ai cieli, proviamo a unire le cose. E' un argomento molto complesso, ma cerchiamo di vederne le basi. Si parla di quattro mondi, non intesi come spazialmente diversi, uno qui e uno là, ma piuttosto devono esser visti come quattro livelli, stratificazioni della realtà. Un passaggio di stato della percezione, del mondo ma anche dell'Io. Quando tu sei in questo mondo infatti, l' Io è in un certo modo, quando fai il passaggio al secondo mondo, l' Io è totalmente differente. Tu non sei più quel che credevi, cambia tutto. Ecco perché ci sono queste divisioni. Iniziamo con il mondo più alto, chiamato nella Kabbalah Atzilut, è il mondo Divino, della presenza, dell'Emanzione. Dio è qui completa emanazione. Non credere di capire questo mondo perché non si può capire in nessuna maniera. In questo stato della Coscienza non abbiamo facoltà intellettive per cui si possono capire le sue leggi e cosa sia Atziluth. Però quel che si può iniziare a dire è che Atzilut si trova oltre Saturno, cioè oltre il tempo. Quando entri nei reami dell'immensità e dell'eternità, tu sei entrato in Atzilut. Questa è la sua prima caratteristica: l'eternità.


Scendendo, diciamo così, scendendo dai Cieli delle stelle fisse (Atzilut), entriamo nel tempo. Entriamo in questa ciclica. Ovviamente per "tempo" si intendono sia quelli piccoli, come la vita di un batterio o di una farfalla, tempi grandi come quelli della vita dell'uomo, sia tempi enormi come quello dei millenni, sia tempi ancora più grandi come quelli degli eoni ecc. Altri esseri possono avere dei tempi diversi dai nostri. Questo talvolta crea problemi di comunicazione perché magari un Angelo può dirti una cosa che per lui è domani e per te invece è tra 35 anni. Comunque, sia gli Angeli che i Maghi e chi ha un diretto contatto con le entità, sanno benissimo di questo divario di tempo. Andiamo avanti quindi, Brià. Il mondo della creazione. Ogni archetipo viene creato in partenza. Entrando da Saturno si inontrano tutti quei Mondi Solari. Non solo il Sole quindi, ma anche Marte e Giove. Questo è il codice in cui viaggia il corpo solare, anche dell'essere umano. I termini ebraici Bereshit "in principio", Barà "creò", Berachà "Benedizione"non sono molto distanti da Briah. Briah è il mondo della Creazione del puro pensiero, cioè di un nocciolo astratto delle idee. Le idee della Natura stessa. Queste cose possono essere viste in molti modi, anche in modi che ci riguardano nella vita quotidiana. Per farti un semplice esempio, se hai un progetto in mente da realizzare non significa che lo hai immediatamente già realizzato. Prima di tutto, "dal nulla", cioè da una condizione in cui non vi era nessuna idea, bum! Arriva il progetto. Dopodiché questa idea-progetto che è arrivata è stata tradotta in italiano, nel nostro caso. Vedi? E' arrivato un nocciolo, un impulso, e questo ha creato ad esempio cinquanta pagine. E quindi, andando avanti, serve energia per poterlo manifestare, sfidare il tempo che è lì pronto a buttartelo giù al primo soffio di vento. E' proprio in questo modo che il progetto acquista vera forza e potere. Ecco Yetzirà, cioè la terza emanazione a partire dall'alto. La formazione. La precedente creazione non significa che già si era formato. Avviene la creazione, l'impulso programmante, e da lì tutto quanto si forma con tutti i vari passaggi. Siamo entrati nei mondi lunari, dalla Luna a Mercurio e Venere. Qui il progetto trova l'energia affinché si possa manifestare. Senza le prove e sfide di queste correnti yetziratiche, il progetto non si manifesterà mai. A volte possono essere sfortune o sfide piuttosto grandi e il progetto potrebbe morire. Se persiti, acquisisci la saggezza di Yetzirà e il potere per manifestarlo. Questo è anche il processo di manifestazione che avviene alla nascita di un bambino. Dal concepimento dei genitori (Creazione), alle migliaia di sfide che affronta nei nove mesi dentro l'utero materno (Yetzirà). L'ultimo strato, che è quello in cui stiamo vivendo adesso, è Assià. Assià è il piano della Terra, esattamente quella percezione di cui ti scrivevo all'inizio di questo post. E' il piano in cui tutto è già stato fatto, chiamato anche "piano dell'azione". Quando si vuole cambiare qualcosa, se lo facciamo da Assià in Assià sarà dura, impiegherà tantissimo tempo e fatica. E' come se tu muovi un macigno con la sua stessa materia, con le tue braccia, forza contro forza. Invece i macigni vengono mossi con una bella ruspa elettrica che trivella il terreno e sposta quello che deve spostare, anche se pesasse cinquanta tonnellate. E' importante notare come una ruspa non si possa trovare già immediatamente pronta e costruita dalla natura mentre si passeggia nel bosco. La ruspa è venuta dai piani sottili dell'intelligenza e l'ha manifestata l'essere umano. Qualcuno in passato l'ha pensata, progettata, ideata. Da un impulso è nata l'idea di ruspa (Brià). Impulso dell'uomo che può esercitare potere sull'ambiente che lo circonda (Atzilut). A-dam. Non è soltanto "Dam", il sangue, la componente biologica. C'è anche la A (alef), il comando. L'uomo vede il macigno e decide che vuole spostarlo, anche se non sa ancora come. Dio gli darà potere per questo. Infatti l'uomo ha inventato la ruspa. L'ippopotamo che era lì, magari anche lui voleva spostare un masso, non l'ha inventata.

Quindi inizi a vedere come funzionano le cose? Con la ruspa l'uomo muove il macigno. Possiamo riflettere un po' su questo e su come i quattro mondi della Tradizione magica sono sempre presenti in noi. Ovviamente chi non conosce niente di queste cose, spesso subisce il fluire degli eventi senza sapere perché li sta subendo. Devi assolutamente capire che la vita non è mai cattiva e non è mai buona. Ci sono delle leggi energetiche, universali semplicissime che se uno non rispetta ma anzi, con le proprie azioni inconsapevolmente va contro, è come se rimanesse in una specie di "inferno" per tutta la vita. Andiamo avanti con il nostro post. Parlando di Assià, è sufficiente che ti giri intorno per vedere quante cose ci sono. Se io mi sposto in Yetzirà andando "sulla Luna", cambia tutto. Non immaginare che tu sei sulla Luna polverosa e guardi la Terra da lontano... quella è fantascienza! Se cambio la percezione, cambio l' Io. Quindi il mondo che mi si conforma immediatamente e che in modo umano andrò a percepire, sarà completamente diverso. Capito questo, sarà utile vedere le correlazioni di causa tra i mondi lunari, ad esempio, e la Terra. Se io vado a spostare veramente qualcosa nei mondi lunari, per discesa fulminea della manifestazione, mi pioverà qua con un evento. Ecco dove di solito si vanno a fare le cose nella Magia pratica. Su questo piano si possono incontrare naturalmente degli esseri, intelligenze reali quanto me e te, che però non sono arrivati a manifestarsi nella Terra qui con noi. Ci sono tantissimi esseri che sono "arrivati" qui sulla Terra insieme a noi, guarda ad esempio le piante, gli animali, minerali ecc. Dalle emanazioni più sottili della realtà, sono arrivati qui proprio come noi e stanno vivendo un'esperienza sulla Terra. Ricordi il concetto di "coordinate percettive"? Non solo... questi esseri giunti sulla Terra (ad esempio una Felce o una Tigre), condividono con noi dei filamenti percettivi, perché se tu riesci a percepire un essere vuol dire che condividete dei filamenti, dei dati di informazione. Scritto questo, sappi che il discorso degli Angeli... ma anche di altri nomi che vengono dati a questi esseri in tutte le tradizioni e religioni, è molto semplice. Non è per niente complicato perché secondo gli antichi, questi esseri erano veri e reali così come lo siamo noi. Oggi va di moda prendere tutto con un approccio psicologico. Si sente chiedere "ma questo Angelo cosa rappresenta?" "Rappresenta la forza psichica interiore, i blocchi karmici, i traumi con genitori e parenti...". Tutte queste cose qua non erano per niente contemplate in questo argomento. Gli antichi erano molto pratici e pragmatici. Se dovevano parlare di qualcosa, doveva essere utile e servire magari anche alle generazioni successive. Se alcuni esseri erano "qua" e vivevano con noi in un modo pesante, loro lo mettevano su pietra. Entriamo ora nel mondo degli Angeli. Voglio mostrarti come in tutta la storia dell'umanità e nelle nostre vite loro sono sempre stati presenti. Iniziamo a conoscere un po' meglio questi tipi di intelligenze. Gli Angeli vengono chiamati "Malachim" nella lingua semitica, significa "messaggero". Anche il successivo termine greco "Angelos" ha lo stesso significato.


Tutti riconosciamo subito queste immagini. Sono gli angioletti che noi vediamo ovunque. Nelle cartoline degli auguri di Natale, per la Comunione, la Cresima... è un classico mettere uno di questi agioletti. Questa iconografia è presente ovunque; significa che loro hanno deciso, per adesso in maniera simbolica, di apparirci così. In altre epoche no, ma al momento, probabilmente per l'evoluzione psicolgica che l'essere umano sta attraversando, lasciano pure che la maggior parte delle persone li associ a flussi psicologici. Questa iconografia dell'Angelo buono, innocente, bambinesco è presente nella psiche di tutti. E' un contenuto psichico collettivo. A una prima vista tutti diciamo: "quelli sono gli Angeli". Andiamo un po' più indietro, per capire come gli Angeli abbiano da sempre vissuto assieme a noi. Talvolta fisicamente, talvolta psichicamente.



Nike, la dea alata della vittoria nel mondo romano, ma anche greco. E' abbastanza palese.

Un altro esempio lo troviamo con Iris, la dea greca messaggera portatrice dell'arcobaleno. Sempre ricorre questo ruolo di "messaggeri", "malachim", tra gli uomini e gli Dei, tra Dio e gli uomini.

Anche questo lo conosciamo tutti: Hermes, Mercurio, messaggero di cose propizie. Messaggero tra gli uomini e gli Dei. Ha solitamente le ali alla testa, ai piedi... ma sempre ali sono. Tutte le iconografie sono comunque fatte da esseri umani, quindi prendono la sfumatura del contesto culturale in cui furono fatte. Non ti sorprendere che Hermes sia muscoloso, umano ecc. noi esseri umani dobbiamo sempre rappresentare le Forze come umanizzate, antropomorfe. Altrimenti, forse, non riusciamo a dormire bene la notte. Perfino la Dvinità assoluta, Dio, è stato umanizzato come un vecchio con la barba (che però è Saturno!). A quanto pare l'essere umano rimane inquieto davanti a ciò che non può umanizzare. Siamo sempre gli stessi anche se cambiano le epoche...

Iside in un'espressione simbolico-magica. L'Egitto, riguardo al simbolismo e misticismo è sempre stato il re.

In altre immagini invece, la "dea" avvolge con le ali il Faraone. Cosa significa? Che ha la piena protezione e influenza psichica da parte di quell'Angelo. Gli Angeli hanno deciso di proteggerlo. Ricordi all'inizio del post che ti ho scritto che tutto viene sempre per ispirazione?

Qui il messaggio è che il faraone è realmente ispirato dagli Angeli.

Andiamo ancora più indietro. Qua siamo nel mondo sumero. Questo essere ha quattro ali. Qui non c'è più simbolismo, si vede bene l'intensità e forza di tali intelligenze. Trasuda potere perfino guardandolo adesso!

Questa è l'ultima immagine che ti riporto, tra quelle che ho selezionato. Si nota qualcosa di molto interessante. Anzitutto quello a sinistra è un Angelo, gli altri no. Però quello centrale è un dio, una divinità: Enki. E' circondato da pesci, quindi probabilmente ha potere sui mari e sulle acque. Ma vi era qualcun altro che è diventato famoso con il simbolo del pesce... famoso anche proprio perché camminava sull'acqua e dominava i pesci. Sto scrivendo ovviamente di Gesù. I primissimi simboli cristiani erano il pesce e l'agnello. Sotto al piede del dio si vede esattamente questo animale. "Agnello di Dio, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi". Si osseva anche un'aquila sul suo braccio destro e non possiamo dimenticarci che anche Giove aveva come simbolo di manifestazione l'aquila. Voglio soltanto lasciarti degli spunti di riflessione. Vi erano coloro che avevano il potere di aquila, e quindi le ali per volare. Altri che invece vivevano nei fondali oceanici, essendo in pratica per metà pesci. Non posso scriverti di tutte queste cose in un solo post, ma inizi a vedere come l'iconografia non sia più così tanto straniera a quello che si vede oggi.

(Lavori in corso... l'articolo continua)


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